La mia parte di biblioteca

Questa è la parte della mia libreria che sono riuscito a racchiudere in foto quello che ne è rimasto, un 'pezzo di cuore', la biblioteca di casa mia (e.g. vecchia camera mia), che diventò nel tempo un luogo dove risolvere problemi. Senza tediarvi ulteriormente vi lascio ciò che ne è scaturito, la sua vera storia. Della libreria.
Da bambino avevo obbligato la mia famiglia - anaffettiva, ma possidente - di comprarmi migliaia di libri: volevo sapere tutto di loro, smascherarli, anche se non me lo dicevano- non davano a vedere niente di niente- e tutto su di me, tutto sull'essere umano e sulle scienze. Volevo ascoltare tutta la musica esistente non potendola apprezzare all'esterno sulla mia pelle mi feci comprare moltissimi dischi iniziando con la musica classica: avevo stipato tutto nel mio buco- la mia camera: migliaia di volumi tra libri e dischi messi a casaccio dove li avevo posati la prima volta divisi tra tre librerie due banconi e una specchiera- mi aiutò in questa scelta un libraio grassoccio e stempiato che divento per me un mentore. Non ero sicuro fuori, in giro, ma lì con un solo gesto preciso e sicuro della mano afferravo il titolo che avevo in mente perchè avevo registrato la posizione di ogni titolo nella testa. Anche ad occhi chiusi mi si erano impresse nel capo e nel corpo le informazioni e le posizioni di quei libri. Quando un mio amico era con me o se saliva a casa mia presentandomi un problema che non sapevo risolvere - si trattava di problemi strambi alle vostre orecchie di lettori ed alle mie, erano i problemi di noi quattordicenni, disagiati ed esclusi. Se, insomma, non venivo a capo di ciò che mi presentava il mio amico o un gruppo sapevo in che angolo della stanza erano contenute le informazioni per venirne a capo, e non era mai successo che non fosse così: certo, si trattava di conoscere come risolvere il problema che non equivaleva ad essere in grado di farlo. Per esempio sapevo benissimo come staccarmi da quei genitori anaffettivi, ma non lo feci subito. Segretamente la mia biblioteca divenne un bel punto di riferimento per me e per altri, finché i tempi non furono maturi per abbandonarla.

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