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Visualizzazione dei post da aprile, 2018

Storia vera: la mia vita

Conservo nella mente le uniche immagini che mi tengono in vita. Le immagini e le parole sono troppe. Ne scelgo alcune. Quando nella mia mente fa giorno -l'orario che sia fuori non importa- esco a cercare. Cosa? Non lo so, lavoro, amici, suppongo.  Che sia notte o giorno, dicevo, o qualunque tempo atmosferico, se il cervello è acceso esco di casa. La casa mi opprime anche il cervello perchè è fatta di mattoni, rossi, spessi, cotto toscano credo. Abito in toscana del resto, non mia regione d'origine. Casa non mia naturalmente. Non siamo forse tutti sfitti e provvisori nella vita? Più tardi vado al bar. Sono venti anni che mi fai un caffè, grazie. Su presto, tutti mi sfrecciano intorno, siamo tutti in ritardo. Io, per me, in ritardo sul nulla; per il nulla. Non ti vedo. A volte non vedo nessuno che susciti qualcosa di bello, di interno, o anche minimo interesse. Poi penso di fare un colpo di stato, entrare in un ufficio o in una redazione... Poi mi metto a pensare...

Riflessioni: prospettive di una vita cruda

Riprendo in mano un documento di qualche hanno fa e leggo: 'il mondo ci deve qualcosa ma non lo sa'. Poi me ne dimentico. Dopo qualche mese riassesto i file da caricare sul Cloud per andar via e non portarmi dietro il pc e mi ricade l'occhio sulla stessa frase, ora penso: quanto è attuale: 'il mondo ci deve qualcosa ma non lo sa'. Almeno così dal mio punto di vista. Chi ha una vita felice e perfetta con una famiglia solida alle spalle o una nuova che si è costruito forse non la vede così; ma per chi non ha avuto la fortuna di nascerci e non ha ancora superato le difficoltà per ottenere quello che vuole è proprio così: l'Italia non permette di 'farsi da solo' (il sogno americano direte?). Negli anni '60 era ancora possibile ora la strada è in salita, difficile, o blindata in alcuni casi, spesso e sempre per alcuni generi di iniziative: soprattutto tutte le iniziative diverse dal farsi un culo così su quello che ti diciamo volta per volta nel settore d

Instagram: bozzetto pubblicato su

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ho visto quel tramonto e sentito quell'aria fresca, densa, densa come il caldo, ma fredda come il mare d'estate, profumata di salsedine, ero con te, ora sono senza, ma il paesaggio è uguale; quando eri con me già non c'eri ed era la mia immaginazione a portarti lì, ora sono qui e il sole tramonta come una rosa nel cielo, poi risale come un rosso bocciolo, e non chiede niente, solo da', così dall'origine della terra, e continua, nonostante le nostre cazzate. chiunque può trovarsi bene con chiunque, ma noi non vogliamo, vogliamo stare male, orgogliosamente male, questa è la verità. no, potevamo stare bene insieme, ma andiamo ancora a cercare. Ho cercato di fare il volontario, anche il salariato e anche il solitario, il san bernardo, il prete, il donnaiolo, il codardo, ho cercato di fare tutto e mi trovo ora, davanti a una tazza di caffè. Ma poi l'ego mi ha detto, cosa lo fai a fare? Non volevo fare niente di tutto questo, volevo solo scrivere. Ogni volta c