In terrazzo a osservare formiche... spiando la natura e cinghiali incazzati


testo per un monologo su youtube

formiche. Cosa centrano le formiche? Niente. Ispirazione subitanea, in giardino, quindi cerco di identificarmi col personaggio, e non potrei dire sulle formiche, niente. In effetti non c'è niente da dire se non da parte di chi le osserva, ma non da parte loro.
Ero in giardino. Per farla breve ho finito i soldi, e sono dovuto andar via dalla casa con giardino (i soldi, che senso hanno per le formiche?).
Ora sono in terrazzo, ma non è casa mia, sono affranto e guardo una formica sul tavolo di legno, all'aperto. Anche lei non è nel suo habitat, da sola, su un tavolo. Io mi lagno, lei si adatta.
Cioè, non per fare zoofilia, ma si adatta ad un cazzo di tavolo di legno consumato con sopra: le mie mani, un cellulare, degli occhiali di gomma, una bottiglia d'acqua, delle escoriazioni nel legno, (delle altre cose presso cui si ferma e che gli piacciano ma che non sono evidentemente nel mio ordine di grandezza), e un po' d'acqua uscita da un bicchiere.
Ora la formica, nervosa (ma in realtà calmissima) abituata in un bosco o in campagna devo dire si adatta senza batter ciglio (anche perché non ne ha).
Io sto seduto quasi assonnato, lei si muove con movimenti fluidi, veloci, concentrici, ipnotici, non per fare zoofilia ma sembra la mia ex.
Senza frapporre tempo in mezzo si muove si muove e arriva all'acqua uscita dal bicchiere, la tocca, ci si liscia le antenne e lava la faccia; la becco a indulgere ancora alla perlustrazione, così, senza scopo... con larghi giri ipnotici di circa dieci secondi, quindi si ritrova nella stessa pozza, si riliscia le 'penne' nello stesso modo (come se ne avesse di nuovo bisogno  dopo nemmeno venti secondi!?).
Che poi, a quel punto mi chiedo, se le zanzare scappano dalle nostre mani così prontamente, e se Heinstein aveva ragione, anche le formiche avranno una percezione dello scorrere del tempo più lenta. Io intanto mi sto un po' annoiando; ho un attimo di smarrimento e penso: ora la ucciso 'sta stronza (forse pensavo ancora alle ex? proiettavo?), tanto non sta trovando le amiche formiche e 'sta peggio dei peggiori esseri della terra; la riguardo, mi accorgo che invece è tranquilla e si diverte da matti.
Poco più tardi mentre io mi gratto il naso lei si ritrova punto e a capo di nuovo alla solita pozza (d'acqua), ora io ho ritolto gli occhiali e vedo in lontananza: mi avvicino alla sua misura e alla distanza minima per non dare nell'occhio (ma occhi sensibili non credo ne abbia e comunque non gli interesso): si avvicina questa volta alla parte della pozza con l'acqua più bassa e io penso: sta bleffando; invece il motivo è ovvio e strabiliante: stavolta cambia posizione con tutto il corpo, piega la testa, avvicina la bocca,...e beve. Di gusto, e se ne fotte delle antenne, ora di bere ha voglia, e meno male che, per puro caso, ha ritrovato la stessa acqua e che nessuno l'avesse pulita nel frattempo, altrimenti tutto ciò non avrebbe potuto verificarsi, in questo angolo di universo, come si suol dire. Poi mi distraggo io, nei miei pensieri sulla vita e sulla morte, non delle formiche, ma di noi esseri umani.
Molto più tardi vedo la stessa formica (proprio lei!) che annusa impunemente del muco che è sul tavolo, forse mio (lo ammetto, ho il raffreddore). Lei ci pensa ancora un attimo, perchè comunque è un prodotto naturale, ma poi decide che gli fa schifo e riprende i suoi giri concentri.


nel frattempo che diventi uno dei miei monologhi su youtube, questo bozzetto sarà contemporaneamente il primo testo della raccolta 'Cinghiali incazzati', su Wattpad al link: https://www.wattpad.com/story/152579272-cinghiali-incazzati Buona lettura :)
 

Commenti

Post popolari in questo blog

Una poesia del 2017 e una del 2018

Instagram: bozzetto pubblicato su

Riflessioni: prospettive di una vita cruda